Giovedì 13 novembre, presso “Il Brigantino 2”, alle ore 20,30, il Rotary Club di Barletta, presieduto da Carmelo Mancarella – sulla scia di un forum tenutosi su “La Gazzetta del Mezzogiorno” – ha voluto organizzare una conferenza dedicata a tale Istituzione e aperta alla cittadinanza, affrontandone l’analisi e la trattazione da varie angolazioni e con contributi diversificati.
Alla serata hanno offerto la propria collaborazione la “Cantina Sociale di Barletta” e le “Cantine della Bardulia”.
Sono intervenuti:
il Prof. Michele Dimonte – studioso e ricercatore barlettano;
il Dottor Raffaele Lovino – studioso e ricercatore, nonché ultimo Direttore della Cantina Sperimentale di Barletta;
il Dottor Michele Grimaldi – funzionario della Sezione barlettana dell’Archivio di Stato.
I lavori sono stati introdotti dal Presidente Carmelo Mancarella che, dopo aver salutato le autorità rotariane, civili e militari, nonché i soci ed i graditissimi ospiti presenti, ha rappresentato quanto il Club fosse sensibile alle problematiche del territorio, evidenziando come la Cantina Sperimentale di Barletta abbia rappresentato, da ben 135 anni, un modello istituzionale all’insegna dell’efficienza nella ricerca, dell’innovazione nella sperimentazione enologica e del prestigio sul territorio.
Egli ha, altresì, sottolineato come la stessa Cantina Sperimentale abbia rappresentato e rappresenti ancora un pezzo di patrimonio storico della Città. Ora tutto questo rischia di andare irrimediabilmente perduto.
Interviene il prof. Michele Dimonte, memoria vivente della Cantina, il quale ne narra la storia con arguto senso campanilistico e con particolare riferimento al suo periodo fiorentissimo, che va dalla sua istituzione quale Regia Cantina Sperimentale, con Decreto Ministeriale del 1879, fino al 1967.
Ne ha scritto anche un volume, edito dalla casa editrice Rotas di Barletta.
E’, quindi, la volta del Dott. Raffaele Lovino, Direttore della Cantina Sperimentale di Barletta dal 2005 al 2007, il quale ha stigmatizzato come i notevoli progressi raggiunti nella creazione di nuovi vini in Puglia e nel Meridione d’Italia, alla fine del 1800, avessero tratto origine, per buona parte, proprio dall’azione, dalla ricerca e dalla costante ed efficace sperimentazione poste in essere dalla Cantina Sperimentale di Barletta.
Nel corso della sua relazione, egli ha fatto scorrere delle slides, a testimonianza dell’esperienza svolta come Sezione periferica operativa dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti; dei locali siti nella storica Palazzina Reichlin; delle raffinate attrezzature adibite all’uso, nonché delle risorse umane impiegate.
Il Dottor Michele Grimaldi, dal canto suo, ha raccontato la grande importanza, per il territorio, della Cantina Sperimentale, della quale si iniziò a parlare verso la fine dell’800, evidenziando come gli amministratori dell’epoca avessero compreso appieno l’importanza di questo “piccolo gioiello” della scienza e della tecnologia applicata alla vitivinicoltura.
A giusta ragione, è intervenuto il Consigliere Regionale Dottor Ruggiero Mennea per stigmatizzare l’importanza di un tale patrimonio di efficienza. Patrimonio che non deve assolutamente disperdersi, auspicando che da parte delle massime autorità politiche pugliesi, si pongano l’attenzione e l’interesse necessari per tracciare, insieme, un percorso condiviso, basato sulla consapevolezza di ciò che abbiamo.
Per concludere la serie di interventi della serata, ha preso la parola il Sindaco di Barletta, Dottor Pasquale Cascella, il quale ha ipotizzato quelle che potrebbero essere le azioni da intraprendere per scongiurare il rischio di chiusura della Cantina Sperimentale, a seguito della riorganizzazione della struttura stessa ed in considerazione della consistente riduzione dei finanziamenti pubblici nel settore.
Ne è venuto fuori un interessante confronto in parallelo tra l’ epopea di fine 800 e l’attiva efficienza nel terzo millennio, i cui risultati hanno fatto della Cantina Sperimentale di Barletta una punta di eccellenza del nostro territorio.
Al termine, il Presidente Carmelo Mancarella ha ringraziato il pubblico che, attento e numeroso, ha seguito con passione e partecipazione gli interventi dei brillanti e coinvolgenti relatori.