Reumatologia e dintorni

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GIOVEDI’  29 NOVEMBRE  il Rotary Club di Barletta, presieduto da Carmine Faggella, ha ospitato il prestigioso relatore: Dr. ANGELO DE CATA, Responsabile dell’Immuno-reumatologia presso la Casa Sollievo della  Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

Il titolo :“ REUMATOLOGIA E DINTORNI”, ultimo appuntamento di novembre per il Rotary Club di Barletta , che ha anticipato di qualche giorno il calendario rotariano che vede in dicembre il mese dedicato alla cura ed alla prevenzione delle malattie.

Ascoltare l’intervento tecnico ma al contempo empatico del prof. Decata, ha fatto vibrare l’attenzione per l’interessante impatto sociale trasferito ad un uditorio attento e competente. Presenti in sala l’assistente del Governatore, il dott. Sabino Montenero; per l’ Associazione Anglas Barletta, il Presidente Lauroia; l’Associazione Anteas , con la Presidente Anna Rizzi; per l’Associazione malattie rare il Presidente Pallotta ; l’Assessore alla cultura Michele Ciniero; numerosi medici specialisti di settore.

Riconoscere i primi campanelli d’allarme e arrivare al più presto a una diagnosi è essenziale per limitare i danni e curare al meglio i malati.  Oltre cinque milioni di italiani soffrono di una delle 150 diverse malattie reumatiche.  Artrite reumatoide, artrosi ,lombalgie , osteoporosi sono fra le più comuni e su cui ci si è soffermati, altre come la sclerodermia o alcune forme di patologie autoimmuni sistemiche sono più rare.

I dati forniti dall’EULAR, che è l’organizzazione che riunisce tutte le società europee di reumatologia ed è finalizzata alla ricerca, prevenzione, terapia e riabilitazione delle patologie reumatiche, parlano di 500mila persone affette da artrite reumatoide per una spesa di 5 miliardi, al netto dell’assenteismo da lavoro per tali patologie. Si consideri che le malattie alle ossa e agli organi di locomozione, infatti, rappresentano la terza causa di invalidità in Italia.

Sempre in ambito artrite/artrosi, si è cercato di riconoscere i più evidenti segnali specifici delle malattie che contraddistinguono i disturbi reumatici e delineato l’esatto confine che porta a distinguerle, ascoltando il paziente e proponendosi allo stesso in modo empatico, valutando la soglia del dolore giorno/notte, in presenza o meno di rigidità osteoarticolare .

Fondamentale la diagnosi precoce entro i primi sei mesi altrimenti i danni sono irreparabili.

Si auspica più affidamento alla clinica e alla semeiotica piuttosto che all’uso/abuso delle strumentazioni. Quindi, panorama sui farmaci biologici e sull’importanza della diffusione del loro utilizzo.

Oggi abbiamo a disposizione terapie con le quali possiamo garantire la remissione della maggioranza delle patologie e quindi un ritorno ad una vita normale.

Tante le domande e le curiosità suscitate dal prestigioso relatore; pubblico attento e partecipe.