SENOLOGIA: IERI, OGGI E PROSPETTIVE FUTURE.
In una serata organizzata dal Rotary Club di Barletta (Presidente Carmine Faggella) presso il Brigantino 2 a Barletta, ha parlato di patologia senologica il dottor Domenico Palmieri, medico chirurgo, responsabile della U.O.S.V.D. “Chirurgia della mammella“ dell’ospedale Monsignor R. Dimiccoli di Barletta.
Il dott. Palmieri evidenzia come oggi le neoplasie mammarie rappresentino i tumori più frequenti nel sesso femminile costituendo attualmente il 30% di tutte le diagnosi tumorali. Ogni anno in Italia sono accertati cerca 50.000 nuovi casi di tumore della mammella e si verificano cerca 11.000 decessi a causa di patologia. Ma se il trend di incidenza è in crescita, la mortalità è progressivamente in diminuzione.
Molto è cambiato rispetto al passato in termini di diagnosi, terapia ed aspettativa di vita. Un tumore coinvolge tutta la famiglia non solo la donna: prima preoccupazione, dopo la sopravvivenza, la qualità della vita .
Le nuove tecnologie ci permettono diagnosi più precoci, terapie chirurgiche meno demolitive, più conservative e sofisticatamente ricostruttive, trattamenti medico-oncologici più sostenibili per la paziente.
Gli interventi chirurgici sono oggi conservativi e non più demolitivi. Circa poi le terapie postoperatorie (chemioterapia, ormonoterapia e radioterapia) il dott. Palmieri sottolinea la specificità di ogni tumore e la non regolarità di evoluzione dello stesso: da ciò l’importanza della prevenzione e dello screening. Fondamentale l’importanza delle NUOVE teorie sulle CELLULE STAMINALI e del LORO PROFILO GENETICO, diverso da donna a donna.
Importante l’ereditarietà ma non sempre. Fondamentale invece l’importanza della mutazione genetica nello sviluppo del carcinoma. L’ONCOGENETICA è la nuova frontiera della cura e la strategia nelle pazienti con mutazione genetica prevede oltre che sorveglianza diagnostica anche chirurgia programmata (e sua problematicità ).
A proposito della DIAGNOSI PRECOCE: purtroppo il 34% delle donne non ha MAI effettuato test diagnostici preventivi.
Grazie alla “Breast Unit” della nostra ASL Bt, presente nell’ospedale “Dimiccoli “di Barletta dal 2014, per la donna è possibile oggi affrontare e vincere il tumore della mammella senza più intraprendere i tanto angoscianti viaggi della speranza verso altri ospedali d’ Italia. La paziente donna è attorniata dalla presenza di una eterogenea equipe professionale che va dal radiologo, all’ oncologo, al medico nucleare, al chirurgo, coadiuvati da personale infermieristico dedicato, fisioterapisti e psicologi: il tutto per sostenerla nel difficile cammino verso la guarigione. Una realtà importante sia per la velocizzazione dell’accesso sia soprattutto per l approccio multidisciplinare nei confronti della problematica di cui è portatrice una donna con diagnosi di tumore . Attualmente i casi in carico sono circa 150. Elementi positivi: nella nostra ASL la sopravvivenza è all’ 84%, in linea con media del Nord e superiore alla media del Sud(81%).
L’incontro era aperto al pubblico e l’attenzione è stata massima da parte dei numerosi presenti, che hanno formulato numerose domande al relatore, il quale a sua volta ha fornito risposte esaurienti ed indicazioni preziose.
La serata è stata curata dal socio Giandomenico Sinisi.
Hanno presenziato, oltre ai soci ed al numeroso pubblico, il Presidente dell’ Ordine dei Medici dott. Delvecchio, il dott. Chetta, Direttore U.O.C. Chirurgia Generale Ospedale di Barletta e il Consigliere Regionale Caracciolo.