La sera dello scorso 28 settembre il Rotary Club di Barletta ha organizzato un evento aperto a tutti e in particolare a docenti e genitori di bambini che frequentano le scuole primarie.
Il tema trattato durante l’incontro ha riguardato la prevenzione delle dipendenze attraverso la promozione dell’autonomia nel bambino delle scuole primarie.
Ha introdotto la serata il Presidente del Rotary Club di Barletta Francesco Paolo Piazzolla, motivando la scelta di aderire ad un progetto ambizioso come quello proposto dal Dott. Vito Dibari. Lo studio, basato sui risultati di un progetto pilota, è stato condotto da un gruppo di lavoro di cui fa parte anche la Psicologa Carmela Rutigliano, una delle relatrici durante la serata.
Nella fattispecie, questa ricerca condotta negli ultimi 12 anni permette oggi di descrivere le caratteristiche del bambino a rischio futuro di dipendenza e conseguentemente agevola la formazione di genitori e docenti nel riconoscimento disintomi precoci.
Il Rotary, che ha a cuore da sempre la causa comunitaria, non poteva non cogliere l’occasione di divulgare una ricerca simile, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare la cittadinanza.
Ad apertura della serata la Psicoterapeuta Maria Dell’Olio ha iniziato il suo intervento introducendo il concetto basilare di Salute Mentale, che si sviluppa lungo un continuum che va dal completo benessere alla malattia conclamata. Successivamente poi, ha parlato delle dipendenze sia da sostanze sia comportamentali. Le nuove scienze neurologiche propongono una teoria neurobiologica unitaria della dipendenza, per cui le dipendenze comportamentali e le dipendenze da sostanze sono considerate come manifestazioni cliniche che presentano analogie tra loro e che pertanto sarebbero trattabili secondo approcci similari.
La Dott.ssa Carmela Rutigliano ha parlato del progetto di prevenzione primaria. La dott.ssa ha cominciato col chiarire l’individuazione degli indicatori precoci di vulnerabilità e inclinazione alle dipendenze nei bambini che frequentano la scuola primaria. Sulla base di questi indicatori, il gruppo di psicologi di cui fa parte ha potuto ricostruire il profilo psicologico del bambino a rischio, descritto successivamente nel suo intervento.
La dottoressa ha iniziato col descrivere le caratteristiche del bambino autonomo, per poi soffermarsi a parlare più estesamente del bambino che manifesta una serie di difficoltà a crescere in autonomia e che ha bisogno di un intervento mirato a riavviare la sua crescita verso l’indipendenza.
Alle due esperte relatrici è seguito l’intervento del PDG Luca Gallo, Pedagogista e socio Onorario del Club, che sottolinea quanto per sviluppare nelle giovani generazioni una cultura dell’autonomia e contrastare le dipendenze, non sia sufficiente un’alleanza educativa tra scuola e famiglia, ma che sia necessario il coinvolgimento di tutte le componenti della società.
Un’ulteriore novità, verso il termine della serata, è stata la distribuzione di un manuale dedicato ai genitori di scolari della scuola primaria. Uno strumento del tutto nuovo che potrà essere utilizzato dai genitori nell’eventualità in cui volessero valutare nei propri figli il livello di autonomia raggiunto o l’eventuale difficoltà a sviluppare comportamenti autonomi, una difficoltà che in alcuni casi può essere predittiva di una vulnerabilità alla dipendenza.
A conclusione della serata, un breve ma interessante dibattito, concluso dall’intervento dell’assistente del Governatore Massimo Cassanelli che ha sottolineato quanto il tema della serata, fosse stato in linea con gli indirizzi prioritari del Rotary, indicati dal Presidente Internazionale Gordon McInally.